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Champagne e Vini



Lo Champagne è uno dei pochi vini ai quali sia stato attribuito un inventore, l’abate benedettino Dom Pierre Pérignon, anche se sulla storia della sua origine esistono versioni differenti.
I vini della regione della Champagne erano conosciuti fin dal medioevo; venivano prodotti principalmente dai monaci delle numerose abbazie presenti nella regione, che lo usavano come vino da messa.
Le guerre e i saccheggi, che nel 1600 devastarono la regione, causarono la distruzione e l’abbandono delle abbazie e dei conventi, e quindi il decadimento delle annesse vigne.
Intorno al 1670, Pierre Pérignon, giovane monaco benedettino, giunse all’abbazia d’Hautvillers, vicino a Épernay, con l’incarico di tesoriere; egli trovò il convento e le vigne in uno stato di totale abbandono e si adoperò per rimetterle in sesto.



Louis Roederer Cristal 1990

Beh, il simbolo della preziosità applicata allo champagne spetta prima di tutto a lui, senza dubbio: il Cristal.
La cuvée de prestige di Roederer è il simbolo del lusso,
è uno status symbol e preziosa lo è certamente per questa fama e per la qualità intrinseca e oggettiva del vino.
Il Cristal è prodotto con le uve dei migliori vigneti di proprietà, il 60% di queste sono biodinamiche, i vini sono fermentati in legno per il 25% circa e non svolgono mai la malolattica, l’assemblaggio vede il Pinot Noir sempre leggermente prevalente sullo Chardonnay.
Uno champagne eccezionale, che invecchia magnificamente e meriterebbe maggiore rispetto.



Louis Roederer Cristal 1990Champagne


Moët et Chandon Dom Perignon

Non poteva certo mancare lui, il “Dom” tra gli champagne pregiati. Già, perché questo champagne pregiato lo è al di là di ogni dubbio, soprattutto se in rosa e ancor più se Enothèque. Ecco, forse la massima espressione di Dom Pérignon nasce proprio dall’incontro tra queste due tipologie e il risultato, cioè Enothèque Rosé, è assolutamente straordinario, al punto che si tratta con tutta probabilità del miglior champagne in rosa, soprattutto in annate memorabili come la 1982, la 1988 e la 1990.
Il classico Dom Pérignon Vintage. Nato nel 1936 con l’annata 1921, ha poi conquistato la sua piena identità nel 1947 per spingersi fino all’attuale 2006, per un totale di 40 annate ‘dichiarate’ finora.



Dom Perignon Vintage 1996Dom Perignon P2


Broël & Kroff Magnum e “B”

No, non è un altro Armand de Brignac, anche se si tratta pur sempre di un brand di extra lusso creato da una maison (Drappier) insieme a due imprenditori. Broël & Kroff ha inizialmente esordito con una sola cuvée, vestita di un abito preziosissimo (la capsula è in oro massiccio 18K), prodotta solo in magnum e in non più di 2.000 esemplari, con l’ambizione di diventare la più esclusiva al mondo. Il millesimo del debutto è stato il 1996, cui hanno fatto seguito 1995, 1999 e 2000, tutti realizzati assemblando i migliori Pinot Noir (70%) e Chardonnay (30%) dell’Aube. Ogni esemplare è degorgiato a mano su ordinazione. La preziosità del nuovo champagne è ulteriormente testimoniata dal tappo in sughero composto da ben cinque pezzi, dal prezioso cofanetto di legno che ospita la magnum e dal raffinato secchiello dedicato.
“B” di Boerl & Kroff è uno champagne molto ricercato. Sono state prodotte solo grandi annate come il 1997, 2000 e 2002, “B”, mostra una freschezza unica che è bilanciata dalla sua texture ricca e cremosa. Vengono imbottigliate solo 6000 bottiglie da 750 ml per ogni annata.



Champagne e Franciacorta


Champagne e Franciacorta

E se non bastasse, presso la Tabaccheria 23 sarà possibile scegliere tra Champagne Henri Giraurd, Jacquesson, Billecart-Salmon, Agrapart & Fils, Vieille France, Alain Leboeuf, Joseph Perrier e Franciacorta Marchese Antinori, Le Marchesine e Bellavista.




Vini rossi


Vini rossi

Tignanello, Brunello di Montalcino, Barolo, Amarone della Valpolicella, Quintodecimo, Stefano Amerighi, Sassicaia, Ornellaia, Solaia, Masseto


Tignanello è la denominazione che fu data negli anni ’70 ad un nuovo vino prodotto dall’antica casa degli Antinori e che prende il nome dalla Tenuta di Tignanello, zona di produzione nel comune di San Casciano in Val di Pesa.
Il Tignanello ha vinto prestigiosi premi internazionali ed è stato inserito più volte nella top ten internazionale di una delle riviste più autorevoli del settore, l’americana Wine Spectator.
Il Tignanello, assieme a vini come il Sassicaia, l’Ornellaia, il Solaia, il Masseto nonché le grandi espressioni di Barolo, Amarone della Valpolicella, Brunello di Montalcino, è uno dei vini italiani più pregiati e costosi.
Tignanello 2011 ha un colore rosso rubino intenso con riflessi violacei. Al naso è maturo, con note di frutta scura e sottofondo fresco nel finale; predomina la polpa di prugna insieme a sentori di ciliegia, andando con progressione ed equilibrio verso note di liquirizia e menta.



Vini rossi


L’Amarone della Valpolicella è un vino rosso passito secco a DOCG prodotto esclusivamente nella Valpolicella in provincia di Verona.
L’Amarone della Valpolicella, oggi unanimemente considerato come il più pregiato dei vini veronesi e come uno dei più importanti rossi italiani, apprezzato dai più esigenti consumatori di tutto il mondo, nasce dall’evoluzione del Recioto, vino tra i più antichi della nostra storia vitivinicola.
È un vino dal colore rosso carico tendente eventualmente al granato con I’invecchiamento. Il profumo ricorda la frutta passita, il tabacco e le spezie, anche grazie alle muffe nobili createsi nel corso dell’appassimento.



Vini bianchi

Chateau d’Yquem, Chablis Premier Cru di Drouhin-Vaudon, Pinot Gris Alsace, Domaine La Croix Montjoie Bourgogne Vézelay La Voluptueuse, Riesling Andlau, Sauvignon Niedrist, Fiano di Avellino Vigna della Congregazione, Garlinder Sylvaner, Müller Thurgau, Quintodecimo


Passando ai vini bianchi è d’obbligo iniziare con lo Chateau d’Yquem 1997, un vino francese prestigioso, soprannominato, per il suo colore e la sua preziosità, “oro liquido”. Questo vino straordinario vanta quattro secoli di storia, dei quali il periodo più interessante per gli appassionati di vino è quello dal 1785 al 1997. Già nel 1855 questo vino fu classificato Premier Cru Superieur, come riconoscimento alla straordinaria ed unica qualità, dovuta alla raccolta delle uve in tempi differenziati. Come tutti i grandi vini l’Yquem si trasforma nel tempo, sviluppando ulteriori aromi e profumi e cambiando il proprio colore dal giallo brillante all’oro scuro dai riflessi ambrati, fino ad arrivare ad un intenso caramello.



Chateau d’Yquem 1997Vini bianchi


L’Alsazia è probabilmente la regione vinicola Francese più celebre al mondo per i vini bianchi. I vini d’Alsazia provengono da sette vitigni principali: Sylvaner, Pinot bianco, Riesling, Moscato d’Alsazia, Tokay Pinot grigio, Gewurztraminer e Pinot nero. Il livello qualitativo più elevato per i vini Alsaziani è rappresentato dalla denominazione Alsace Grand Cru AOC.
La maggioranza del vino Alsaziano è secco, anche quello prodotto con uve da raccolti tardivi, i celebri Vendanges Tardive. I vini più prestigiosi d’Alsazia sono prodotti con uva Riesling. Un’altra celebrità dell’Alsazia è il Pinot Grigio - localmente detto anche Tokay Pinot Gris e che comunque non ha nessun legame né con il Tokaji Ungherese né con le sue uve - un vino che, a differenza di quelli prodotti in altre zone del mondo, presenta una maggiore struttura e una varietà aromatica più ricca.



Pinot Gris Alsace Jubilée 2008 – Hugel et Fils.
Oggi Hugel è uno dei produttori di riferimento della regione e la sua fama è tale che, in polemica con l’estensione dei Grand Cru a zone non troppo vocate, ha deciso di non riportare in etichetta tale classificazione contando ormai solo sulla sua solida reputazione personale. Questo elegante 2008 profuma di frutta secca e macedonia, di gesso e gelso bianco. In bocca è dritto, secco, con un’acidità netta, molto minerale e profondo. Diverso da tutti gli altri.



2012 Domaine La Croix Montjoie Bourgogne Vézelay La Voluptueuse.
Questa cuvée di chardonnay dalla denominazione Bourgogne Vézelay è il risultato di 30 anni di vitigni coltivati ​​su calcare. Il vino viene fatto fermentare e maturare in botti di rovere. Il 2012 ha un colore giallo paglierino, delicatamente floreale, un buon peso di frutta e un finale piacevolmente generoso. Questo è un affascinante, davvero elegante, bordeaux bianco, non è affatto un sosia Chablis.



Domaine Marc Kreydenweiss Riesling Andlau.
Marc Kreydenweiss dispone di 12 ettari di vigneti, comprese le parti di tre siti di Grand Cru. Il domaine è più di tre secoli fa, ed è stata rilevata da Marc nel 1971. Coltivatazione biodinamica - senza uso di pesticidi, erbicidi o fertilizzanti commerciali. Le viti sono potate al fine di controllare i rendimenti. Le uve vengono raccolte manualmente.



Vini bianchi


Torniamo in Italia, prescisamente in Alto Adige, dove troviamo il Sauvignon Niedrist. Ignaz Niedrist, classe 1960 ed erede di una lunga tradizione vinicola, dopo anni d’esperienza presso la cantina Colterenzio ha decisio nel 1991 di cominciare la propria attività, affiancato dalla moglie Elisabeth. Le capacità di Ignaz gli hanno permesso di produrre dei vini unici, mai banali, ma, al contrario, dotati di grande personalità ed eleganza. Il suo Sauvignon ne è davvero un perfetto esempio: un vino di rara raffinatezza, di perfetto equilibrio e di grande nerbo ed energia. Un vino che non si dimentica facilmente.



Dici Fiano di Avellino Vigna della Congregazione e pensi immediatamente al grand cru di Montefredane, nella sua espressione stilisticamente più connotata. Un vino che nelle migliori versioni può sedersi quasi con spavalderia allo stesso tavolo dei più grandi bianchi europei, che continuerà a raccontare le idee in qualche modo anarchiche dei suoi artefici. Dal colore giallo paglierino intenso, i profumi spaziano dal floreale al fruttato al minerale, un susseguirsi esplosivo di note aromatiche. Al palato ha una certa consistenza ed ancora una netta freschezza, che suggerisce “longevità”.