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Birre artigianali



Denominazione di birra artigianale

All’articolo 2 della legge 16 agosto 1962, dopo il comma 4 è aggiunto il seguente:
4-bis. Si definisce birra artigianale la birra prodotta da piccoli birrifici indipendenti e non sottoposta, durante la fase di produzione, a processi di pastorizzazione e microfiltrazione. Ai fini del presente comma si intende per piccolo birrificio indipendente un birrificio che sia legalmente ed economicamente indipendente da qualsiasi altro birrificio, che utilizzi impianti fisicamente distinti da quelli di qualsiasi altro birrificio, che non operi sotto licenza e la cui produzione annua non superi i 200mila ettolitri, includendo in questo quantitativo le quantità di prodotto per conto terzi.

In generale la birra artigianale è una birra non pastorizzata, non filtrata, prodotta senza l’utilizzo di conservanti e utilizzando ingredienti selezionati e di prima scelta. La birra artigianale è un prodotto “fresco e genuino” e 100% naturale, prodotta con 4 ingredienti di base: acqua, malto d’orzo, luppolo e lievito. La birra artigianale punta tutto sulla qualità, sulla ricerca degli ingredienti e sulla creatività dei birrai nel loro utilizzo.



Birrificio dell’anno

In occasione della XI edizione di Birra dell’Anno, evento organizzato da Unionbirrai e inserito all’interno degli appuntamenti di Beer Attraction, fiera internazionale dedicata a specialità birrarie, birre artigianali, tecnologie e materie prime, presso la Fiera di Rimini, il premio come miglior birrificio dell’anno 2016 è andato a Fabbrica della Birra Perugia.
Vedi il link http://unionbirrai.it/birra-dellanno-2016-i-vincitori/




Fabbrica della Birra Perugia


Fabbrica della Birra Perugia

La storia della birra a Perugia ha radici antiche e vanta un passato prestigioso. Una delle pietre miliari di questa nobile tradizione fu posta nel 1875, anno di fondazione della Fabbrica della Birra Perugia ad opera di Ferdinando Sanvico, arrivato giovanissimo in città dalla Lombardia.
Si tratta dunque di uno dei primi birrifici sorti in Italia, insieme ad altri marchi storici come Wuhrer a Brescia, Forst a Merano, Dreher a Trieste, Peroni a Roma, Paszkowski a Firenze.
Nei primi del Novecento la fabbrica raggiunse una produzione significativa e la birra veniva distribuita su tutto il territorio dell’Italia centrale. Purtroppo però nel 1927 la Birra Perugia cessa la sua attività.

All’inizio degli anni Duemila un gruppo di amici, innamorati della birra e delle proprie radici, comincia a progettare la “rinascita” del birrificio, con l’obiettivo di restituire alla città la sua birra e rendere contemporaneo un prestigioso pezzo di storia.
Dopo anni di studi, ricerche, tentativi e sacrifici, la Fabbrica della Birra Perugia è di nuovo realtà.
Birrifficio dell’anno 2016 con le seguenti birre: il secondo e terzo posto ex equo tra le birre chiare ad alta fermentazione di ispirazione angloamericana con Golden Ale e Birra Perujah, e due primi posti assoluti rispettivamente nella sesta categoria riferita alle chiare ambrate English IPA con Suburbia e in quella delle birre acide con Birra Isterica.
La Calibro 7, già prima classificata a Birra dell’Anno 2015 nella Categoria American Pale Ale.



Birra del Borgo


Birra del Borgo

Nel 2005 nasce ufficialmente Birra del Borgo a Borgorose, un piccolo paese in provincia di Rieti, al confine tra Lazio ed Abruzzo nella riserva naturale dei Monti della Duchessa. Nel Vecchio Birrificio di Colle Rosso vedono la luce le prime birre che avranno un grande successo e faranno conoscere Birra del Borgo in tutto il mondo: la ReAle, la DucAle, la Duchessa.
Nel 2009 viene inaugurato il Nuovo Birrificio di Spedino, poco distante da quello già esistente, che resta il nostro laboratorio per le sperimentazioni e i progetti più folli.
Birra del Borgo è Birrificio dell’anno 2015 con la ReAle prima classificata tra le chiare e ambrate, alta fermentazione, basso/medio grado alcolico, luppolate, d’ispirazione anglosassone (IPA), con Equilibrista prima classificata tra le birre con mosto di uva, alta e bassa fermentazione e due secondi posti con Reale Extra e Rubus.
Nella linea delle birre classiche delle Birra del Borgo, Tabaccheria 23 consiglia anche la My Antonia (Imperial Pilsner), tra quelle nella linea stagionali la 25 Dodici (Christmas Ale), nella linea bizzarre la Rubus (Spiced ale) e la Caos (Sperimentale).



Birra Almond 22


Birra Almond ’22

La birra Jurij Ferri ha cominciato a farla in casa più di 11 anni fa, grazie ad un’intuizione di sua moglie Valeria: e da allora è diventata la loro nuova vita.
Il birrificio Almond ’22 nasce nel 2003 a Spoltore sulle colline di Pescara, in un edificio del 1870. In questo stabile, nel 1922 le mani esperte delle operaie pelavano le mandorle destinate alla produzione artigianale dei confetti abruzzesi. Tutto il lavoro era manuale, puro artigianato.
Questa storia ha dato vita al nome della loro birra, (Almond in inglese significa mandorla) e alla volontà di mantenere la produzione completamente artigianale. Tutto è svolto manualmente, con enorme passione ed attenzione ai particolari. La collaborazione con il circuito Equo e Solidale e con alcuni dei più bravi apicoltori della loro regione, ha impreziosito la loro produzione. L’acqua utilizzata proviene da Farindola, nelle montagne abruzzesi. I malti d’orzo utilizzati sono attentamente selezionati e scelti fra i migliori reperibili sul mercato internazionale.
Pink Ipa, Farrotta, C-Jade, 45 Lune sono solo alcune birre Almond ’22 in vendita presso la Tabaccheria 23.



Birra dell'Eremo


Birra dell’Eremo

Birra dell’Eremo è il reverenziale nome di un birrificio sito presso Capodacqua di Assisi, provincia di Perugia. Eremo è ovviamento riferito all’Eremo delle Carceri, sulle pendici del Monte Subiaso, dove San Francesco d’Assisi si ritirava in preghiera e meditazione.
Nato nel 2012 dall’idea di Geltrude Salvatori Franchi ed Enrico Ciani, suo marito e birraio, a distanza di poco tempo può vantare una realtà solida e ben affermata. Il successo di Birra dell’Eremo nasce, prima ancora della qualità delle birre prodotte, dal modello gestionale adottato, a carattere strettamente familiare che vede coinvolti, oltre i due coniugi, anche Filippo, fratello di Geltrude.
L’immagine e la cura per il dettaglio costituiscono punto di forza del birrificio, tanto da essere divenuti chiaro elemento distintivo.
La birra Fiera deriva da fera, bestia, come scriveva S. Francesco d’Assisi nella sua opera più celebre, “Il cantico delle creature”.
La birra Magnifica, una American Pale Ale prodotta con l’impiego di luppoli americani e neozelandesi, deriva da una delle famiglie più importanti di Assisi, mentre l’immagine del cavallo sembra sottolineare l’idea che questa birra rappresenti il “cavallo di battaglia” del birrificio.
La birra Nobile, una golden ale, la cui etichetta riporta una figura mistica e imponente, a cavallo tra il chierico religioso ed il lupo delle scritture egizie, primo posto nel concorso Birra dell’Anno 2016.
La birra Saggia, Blanche, che assieme a Magnifica e Nobile, chiude il cerchio delle più importanti famiglie di Assisi, é anche il nome di una giuria, composta da esperti di fama internazionale, il cui compito è quello di giudicare le due parti in cui è divisa la città, la Nobilissima parte de sopra e la Magnifica parte de sotto, tra loro in competizione durante le celebrazioni di Calendimaggio.
La birra Fuoco, una Tripel di ispirazione belga, ricorda nuovamente l’opera di S. Francesco ed una delle meraviglie da lui celebrate nel Cantico, frate focu.



Inoltre birra artigianale Braufactum Palor, birra Gjulia (Barley Wine, affinata in barrique per 18 mesi e Bionda Nostrana), birra Mikkeller Oude Geuze Boon Bone, birra BrewDog Punk Ipa e tante altre da degustare presso la Tabaccheria 23.